Glaróna (cantone)
Indice(tedesco Glarus). Cantone della Svizzera centrorientale, 685 km², 38.173 ab. (stima 2006), 56 ab./km², capitale: Glarona. Confini: cantoni di San Gallo (N, E), Grigioni (S), Uri (W), Schwyz (W).
Il cantone, comprendente la maggior parte del bacino del fiume Linth fino al suo sbocco nel Walen, è prevalentemente montuoso ed è dominato a S dalla catena delle Alpi di Glarona (massiccio del Tödi, 3614 m, Hausstock, 3158 m, Glärnisch 2910 m) e a N dalla pianura del Linth "La cartina geografica del cantone svizzero è a pag. 70 dell’11° volume." . "Per la cartina geografica del cantone vedi il lemma del 9° volume." . La popolazione è in maggioranza protestante e di lingua tedesca. Principali risorse economiche sono l'agricoltura (cereali, patate, ortaggi) e l'allevamento. Glarona è uno dei cantoni più industrializzati; le industrie sono attive soprattutto nei settori tessile, meccanico e del legno, e si concentrano nella capitale e nei centri di Näfels, Niederurnen e Schwanden. Nella valle di Sernf si estrae e lavora l'ardesia. Numerose le centrali idroelettriche. Importante per l'economia del cantone è il settore della silvicoltura; in crescita anche il settore turistico. § Settimo cantone della Confederazione svizzera, entratovi nel 1352. Il suo territorio, romanizzato dopo Augusto, perse ogni traccia romana dopo l'invasione alamannica. Nel sec. IX era dipendenza del monastero femminile di Säckingen, che nel sec. XIII ne affidò l'amministrazione agli Asburgo d'Austria, i quali tentarono di trasformarlo in dominio patrimoniale. Queste mire asburgiche spinsero gli abitanti di Glarona a cercare l'alleanza con Uri e in particolar modo con Schwyz. Nel 1352 essi furono ammessi alla Confederazione Elvetica in una posizione subordinata. La completa uguaglianza di diritti fu loro concessa solo a Zurigo nel 1408. La penetrazione della Riforma fu limitata dalla pressione politica dei cantoni cattolici vicini, nonostante che lo stesso H. Zwingli, uno dei padri del protestantesimo svizzero, avesse predicato a Glarona tra il 1506 e il 1516.