Giusto di Gand
(Joost van Gent o Joost van Wassenhove), pittore fiammingo (notizie dal 1460 al 1475). Nel 1460 divenne maestro ad Anversa e nel 1464 entrò nella gilda di S. Luca di Gand.Dalle sue opere giovanili, databili fra il 1464 e il 1470 (Adorazione dei Magi, New York, collezione Blumenthal; Madonna col figlio, Torino, Galleria Sabauda; trittico della Crocifissione, Gand, St.-Bavon), si deduce una formazione sui grandi esempi di Jan van Eyck e di Rogier van der Weyden; la composizione in diagonali ascendenti lo mostra molto vicino a Dirk Bouts, dal quale però si discosta per un maggior impeto lirico. Recatosi in Italia intorno al 1471-72, entrò al servizio di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, il cui ambiente artistico era dominato dal rigoroso senso spaziale di L. B. Alberti e di Piero della Francesca. Nella Comunione degli Apostoli (1473-74; Urbino, Galleria Nazionale delle Marche) Giusto tentò una sintesi organica fra la grandiosità compositiva toscana e il realismo espressivo fiammingo; alcune incertezze sono di poco conto di fronte ai delicati accordi di colore (recentemente riportati alla luce da un ottimo restauro) e all'importanza storica del dipinto. A Giusto si debbono poi almeno otto dei ventotto ritratti di Uomini illustri per lo studiolo del duca, terminati dopo il 1475 da Pedro Berruguete. Se l'influenza di Giusto sulla pittura italiana (per esempio su Bramante) è stata ormai definita, restano ancora difficilmente valutabili la portata della sua opera in Fiandra e soprattutto l'influsso su Hugo van der Goes.