Giusto de' Menabuòi, detto Giusto da Pàdova

pittore italiano (m. Padova ca. 1393). Di origine fiorentina, lasciò Firenze probabilmente in occasione della peste del 1348. Dopo un soggiorno in Lombardia, dove gli sono attribuiti gli affreschi del tiburio dell'abbazia di Viboldone (Giudizio universale), andò a Padova dove, come pittore ufficiale dei Carraresi, per oltre venti anni esercitò un'influenza notevolissima su tutta la pittura veneta. Un suo trittico del 1367, con l'Incoronazione della Vergine e altre scene della vita di Maria (Londra, National Gallery), rivela notevoli affinità con Giovanni da Milano e con Giottino. Dopo avere realizzato alcuni affreschi nella chiesa degli Eremitani e in quella del Santo, diresse la grande decorazione a fresco del battistero (1375-78), in cui la ieratica solennità della composizione è ravvivata dalla luminosità e dalla trasparenza del colore .

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