Genovési, Antònio
filosofo ed economista italiano (Castiglione, Salerno, 1713-Napoli 1769). Dopo che andarono deluse le sue aspirazioni di ottenere la cattedra di teologia, si dedicò agli studi di commercio e Bartolomeo Intieri volle che gli fosse assegnata la cattedra di economia e commercio all'Università di Napoli. Nella sua opera fondamentale, Lezioni di economia civile (1765) – che si può considerare il primo trattato italiano di economia politica contenendo una panoramica dei problemi economici del tempo – Genovesi esamina le vie e i mezzi per rendere la nazione “numerosa e popolata” oltre che “agiata, ricca e potente”. Mercantilista e protezionista per quanto riguarda l'industria, difese la libertà di commercio in agricoltura, principale fonte di sostentamento. Avverso alla scolastica, Genovesi subì l'influenza del razionalismo, fu un attivo propagandista delle idee illuministiche e un tenace oppositore dei privilegi ecclesiastici. Preparò un vasto piano di riforma dell'istruzione e dell'educazione. Tra le altre opere: Metafisica (1743-47), Discorso sul vero fine delle lettere e delle scienze (1754), Meditazioni filosofiche (1758), Diceosina (1766).