Galilèi, Vincènzo

compositore e teorico musicale italiano (Santa Maria a Monte ca. 1520-1591). Padre dello scienziato Galileo, dotato di grande dottrina (era stato allievo di Zarlino), fu l'ascoltato teorico della Camerata Fiorentina, cui fornì il manifesto con il suo Dialogo della musica antica et della moderna (1581). A difesa dello stile recitativo, del quale volle dimostrare l'efficacia espressiva, musicò il canto del conte Ugolino (da Dante) e le bibliche Lamentazioni di Geremia. Compose, inoltre, due libri di madrigali (1574-87) e pezzi per liuto, strumento di cui era eccellente esecutore e sulla cui tecnica di intavolatura scrisse un noto trattato (Fronimo. Dialogo nel quale si contengono le vere, et necessarie regole del intavolare la musica nel liuto, 1568). Gli si deve anche un Discorso intorno all'opere di Messer Gioseffo Zarlino da Chioggia (1589).

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