Gòni

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comune in provincia di Cagliari (62 km), 377 m s.m., 18,71 km², 556 ab. (gonesi), patrono: san Giacomo (25 luglio).

Centro del Gerrei, situato sui rilievi presso il lago della Mulargia; è compreso nel Parco Geominerario della Sardegna. L'abitato, sorto in un territorio ricco di testimonianze della presenza nuragica e in cui dal sec. VI a. C. furono attive miniere metallifere, dal sec. XI fece parte della curatoria di Siurgus, compresa nel Giudicato di Cagliari, che, dopo la spartizione dei pisani (1258), venne assegnato ai Della Gherardesca. Conquistato dagli Aragonesi nel sec. XIV, fu feudo di diversi signori e, nel sec. XVIII, passò nel Marchesato di San Tommaso, cui rimase fino al 1839, anno dell'abolizione dei feudi.§ Nei dintorni dell'abitato si trovano il nuraghe Goni e la necropoli megalitica di Pranu Mutteddu, composta da domus de janas e tombe a camera circondate da grossi blocchi di arenaria, in cui sono visibili circa cinquanta menhir.§ L'economia si basa sull'agricoltura, che produce soprattutto cereali, olive e uva, sull'allevamento ovino e caprino, sulla raccolta e la lavorazione del sughero e sulle miniere di fluorite e galena. È zona di turismo escursionistico e archeologico.

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