Frueauf, Rueland, il Vècchio
pittore austriaco (? 1440 ca.-Passau 1507). Originario forse di Passau (Svevia) o di Salisburgo, fu operoso in questa città agli inizi della sua attività, quando su di lui agiva l'influenza fiamminga di van Eyck e poi di van der Weyden (Cristo in croce e quattro assistenti, ca. 1470; Vienna, Mittelalterliches, Österreichisches Kunstmuseum). Stabilitosi verso il 1480 a Passau, Frueauf modificò il suo stile in senso narrativo e diede una decisa caratterizzazione ai personaggi nelle dodici tavolette con Storie della Passione (Regensburg, Museo) che ornavano uno scrigno d'altare. Una meditazione sui modi italiani portò l'artista, intorno al 1490, a una momentanea idealizzazione dei personaggi e a un'ampia impostazione spaziale, evidenti nelle Storie di Maria e delle Storie della Passione, dipinte per un altro scrigno d'altare (Vienna, Kunsthistorisches Museum); contemporaneamente fu sensibile ai problemi linearistici della corrente svevo-bavarese (Cristo dei dolori, Monaco, Alte Pinakothek). Le sue capacità di intuizione psicologica sono espresse soprattutto nel ritratto di Jobst Seyfried (ca. 1500; Vienna, Kunsthistorisches Museum).