Frisi, Pàolo
matematico e astronomo italiano (Melegnano 1728-Milano 1784). Barnabita, insegnante alle scuole Palatine di Milano, fu tra i più noti esponenti del gruppo illuminista milanese, membro di accademie italiane e straniere. Scrisse vari saggi di matematica, di meccanica (sulla figura e sul moto della Terra), sui fenomeni elettrici e luminosi e un'opera di cosmografia (Cosmographia physica et mathematica, 2 vol., 1774-75) che lo resero noto anche fuori d'Italia. Si occupò anche di ingegneria idraulica e progettò un canale fra Milano e Pavia, realizzato poi nel 1819. Collaborò al Caffè con scritti di politica e filosofia nei quali sostenne, in politica, un assolutismo illuminato e si mostrò seguace di Locke e avversario di ogni forma di innatismo, in filosofia. Oltre a varie opere di gnoseologia e di metafisica, scrisse un Saggio su Galilei, fortemente polemico nei confronti dei gesuiti, che fu pubblicato dapprima sul Caffè (1765) e poi in un volume, col titolo Elogio di Galileo (1775).