Francésco da Barberino
poeta italiano (Barberino, Val d'Elsa, 1264-Firenze 1348). Notaio a Bologna, poi a Firenze, fu espulso dalla città nel 1304 per motivi politici. Riparò a Venezia e da qui, con importanti incarichi affidatigli da quella signoria, si recò in Francia, soggiornando per quattro anni in Provenza. Come Dante, sperò inutilmente che la venuta di Enrico VII (al quale indirizzò un'epistola latina) gli consentisse di rientrare a Firenze. Non vi tornò invece che tra il 1315 e il 1316. È l'autore dei Documenti d'amore (1314), una raccolta di precetti e moralità sull'amore, in versi sciolti, accompagnati da una traduzione latina con relativo commento e conclusi da un Tractatus amoris et operum eius. Le chiose del commentario sono particolarmente interessanti per l'enciclopedica raccolta di notizie letterarie e scientifiche, aneddoti, novelle, ricordi personali dell'autore. Il manoscritto originale conserva, inoltre, bellissime miniature, fatte eseguire da Francesco da Barberino stesso. L'altra opera a cui è legata la sua fama è il poemetto Reggimento e costumi di donna, una sorta di galateo femminile, inserito in una struttura allegorica.
Francesco da Barberino. Una miniatura del manoscritto Documenti d'amore, raccolta di precetti in versi sciolti del 1314 (Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana).
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