Fowles, John
romanziere inglese (Leighon-Sea, Essex, 1926-Lyme Regis, Dorset, 2005). Scrittore allusivo e raffinato, Fowles pose grande attenzione nel delineare le ambientazioni delle sue storie, ironiche meditazioni sulla vita, sul destino, sul tempo, nelle quali si divertì a smontare e a rimontare i meccanismi classici della narrazione, per alludere a una concezione della realtà complessa e polisensa. Esordì con The Collector (1963; Il collezionista), storia di un'ossessione erotica, cui sono seguiti The French Lieutenant's Woman (1969; La donna del tenente francese), che con i suoi tre finali e con i continui inserimenti nella trama di allusioni, note, spiegazioni scientifiche, è il più chiaro esempio della tecnica e della filosofia dell'autore, e la raccolta di racconti The Ebony Tower (1974; La torre d'avorio). Fowles affrontòo anche il tema delle disillusioni e delle aspettative tradite della generazione del dopoguerra nel romanzo Daniel Martin (1977), mentre nei successivi Mantissa (1982) e A Maggot (1985; Maggot, la maga) continuò la sua intelligente analisi sulla natura dei rapporti umani e la sua meditazione sui rapporti tra realtà e narrazione. Fowles, inoltre, scrisse una raccolta di poesie, Poems (1973; Poesie) e vari saggi, tra cui Wormholes (1998; Tarli).