Floris, Giovanni

Giornalista, scrittore, saggista, autore e conduttore TV. (Roma 1967). Figlio dello scrittore Bachisio Floris, è diplomato al liceo classico; si è in seguito laureato in Scienze politiche alla LUISS di Roma con una tesi sulle relazioni tra industrie e sindacati. Con questo elaborato vince il premio “Mondoperaio”, cosa che gli permette di collaborare con studiosi del settore come Gino Giugni e Luciano Pellicani e di scrivere per riviste del settore. Dopo collaborazioni con L’Espresso, L’Avanti, Il Messaggero, frequenta il biennio sostitutivo del praticantato della Scuola di giornalismo radio-televisivo di Perugia. Nel 1996 viene assunto al Giornale Radio-RAI dove è redattore economico, inviato e conduttore del GR del mattino, di Radio anch’io e di Baobab. Come inviato segue la crisi delle Tigri asiatiche e svolge reportage sull’economia americana e sul processo di integrazione delle economie europee a seguito dell’allargamento dell’UE e della nascita dell’Euro. Nel 2000 racconta come inviato i fatti del G8 di Genova (dopo aver seguito la nascita del movimento No Global) e nel 2001 si trova a New York nel giorno dell’attentato alle Torri Gemelle. Per una inchiesta sull’INPS nel 2000 vince il Premio Saint-Vincent per il giornalismo. Nel 2002 diviene conduttore del nuovo programma di RAI 3 Ballarò, che alterna servizi di inchiesta al dibattito politico tra gli ospiti. Nel 2014 annuncia il suo passaggio a La7 con un contratto fino al 2019 (prolungato in seguito fino al 2024). Per l’emittente conduce Dimartedì in prima serata (in diretta concorrenza con il suo ex programma Ballarò) e la striscia quotidiana Diciannovequaranta che anticipa il Tg La7. Dopo sole due settimane il programma viene interrotto perché il giornalista viene chiamato a sostituire momentaneamente Lilli Gruber nella conduzione di Otto e mezzo. È autore di diversi saggi tra cui Monopoli (2005), Mal di Merito (2007), La Fabbrica degli ignoranti (2008), Separati in patria (2009). Nel 2014 pubblica il suo primo romanzo Il confine di Bonetti, cui fanno seguito La prima regola degli Shardana (2016), Quella notte sono io (2016) e L’invisibile (2019).