Fiésco
Indicecomune in provincia di Cremona (34 km), 74 m s.m., 8,09 km², 861 ab. (fieschesi), patrono: san Procopio (8 luglio).
Centro situato nella pianura cremasca tra i fiumi Serio e Oglio. L'area civilizzata e abitata in epoca antica, come testimoniano i resti archeologici risalenti all'età tardoantica e longobarda, agli inizi del sec. XIII fu teatro della sconfitta di Cremona da parte di Milano. Posto sotto la giurisdizione dei vescovi cremonesi, nel 1248 fu infeudato ad Albertino Gallo. Agli inizi del Quattrocento fu conquistato da Cabrino Fondulo e alla sua morte passò al Ducato di Milano, che lo infeudò poi ai Borgo (1513) e ai Rosales (1652). La parrocchiale di San Procopio, risalente al sec. XVI, subì profonde modifiche nel sec. XVIII e in seguito.§ L'attività economica prevalente è quella agricola, favorita dall'abbondanza di acqua e dalla fitta rete di canali artificiali, con coltivazioni di cereali, riso, pioppi e foraggi per l'allevamento di bovini; operano anche industrie nei settori metalmeccanico (macchine utensili, carpenterie e attrezzerie), della lavorazione delle materie plastiche e dell'abbigliamento.