Fenòglio, Bèppe
Indicescrittore italiano (Alba 1922-Torino 1963). Trascorse l'intera vita nella sua cittadina natale, allontanandosene solo per prendere parte alla guerra partigiana, fra i contadini delle Langhe. Tornato a casa, rinunciò alla laurea e, impiegato in una casa vinicola della sua città, attese alla vocazione letteraria. Da Alba e dalle colline delle Langhe circostanti – microcosmo in cui lo scrittore si identifica e da cui contempla il mondo – Fenoglio attinge gli elementi delle sue opere: storie contadine scarne ed essenziali, come La malora (1954), eppure ricche di umori dove la drammaticità dell'esistenza è temperata dall'ironia; storie partigiane, I ventitré giorni della città di Alba (1952), Primavera di bellezza (1959), Un giorno di fuoco (1963), Una questione privata (postumo, 1965), Il partigiano Johnny (postumo, 1968, da cui nel 2000 il regista G. Chiesa ha tratto un film). Questi romanzi offrono un lucido squarcio storico della guerra di Liberazione con tratti di intensa liricità, in cui lo sfondo epico, talvolta atroce, circonda di una cornice esaltante il nucleo poetico dell'opera che rimane tra le più alte della letteratura italiana contemporanea. Profondo conoscitore della lingua e della letteratura anglosassone (da Shakespeare a Marlowe ai romantici inglesi), da cui deriva la sapiente inserzione di lunghi brani in un personalissimo inglese, Fenoglio a esse deve l'ironico dominio della materia e l'asciuttezza delle notazioni. Sempre postumi sono stati pubblicati La paga del sabato (1969) e Un Fenoglio alla prima guerra mondiale (1973), che recuperano tronconi di racconti, nel filone riguardante la Resistenza, della migliore produzione dello scrittore.
Bibliografia
G. Barberi Squarotti, La narrativa italiana del dopoguerra, Bologna, 1965; G. Pampaloni, La nuova letteratura, in Storia della letteratura italiana, Milano, 1969; E. Saletti, Beppe Fenoglio, Milano, 1987; E. Saccone, Fenoglio. I testi, l'opera, Torino, 1988.