Federazióne Sindacale Mondiale
(FSM), organizzazione sindacale internazionale di vari sindacati operai dei Paesi socialisti e di altri della stessa area ideologica, istituita a Parigi il 3 ottobre 1945 con lo scopo di realizzare l'unità dei lavoratori di tutti i Paesi e di tutte le correnti sindacali. Organi ufficiali della FSM sono: il Congresso Sindacale Mondiale, il Consiglio Generale, il Comitato Esecutivo, l'Ufficio Esecutivo. Orizzontalmente la FSM è composta dalle organizzazioni sindacali nazionali, verticalmente dai Dipartimenti Professionali. Nel 1948 le diatribe sorte in merito al giudizio sul piano Marshall portarono a una scissione in seno all'organizzazione e alla successiva costituzione (inizio 1949) della Confederation Free Trade Unions del gruppo anglosassone e della CISL. Trasferita la sede a Praga, la FSM ha condotto una politica di appoggio ai movimenti di liberazione del Terzo Mondo. Con il passare degli anni tutte le grandi confederazioni sindacali occidentali sono uscite dalla FSM. La stessa CGIL italiana, infatti, dopo aver trasformato in semplice associazione il suo precedente rapporto di affiliazione con la FSM (congresso di Varna, 1973), nel corso del 1978 si è totalmente distaccata da essa. Nel novembre 1990 a Mosca si è tenuto il XII Congresso del sindacato internazionale (486 organizzazioni di 132 Paesi), entrato anch'esso in una fase di ripensamento dopo il crollo del Muro di Berlino nel 1989 e l'incerto destino dei sindacati ufficiali dei Paesi dell'Europa dell'Est che sostenevano il socialismo reale. Nel 1991 anche i sindacati sovietici hanno ritirato la loro adesione, seguiti nel 1995 dalla CGT francese.