Enrico IV (lavoro teatrale di L. Pirandello)

tragedia in tre atti di L. Pirandello, rappresentata al teatro Manzoni di Milano il 24 febbraio 1922 dalla compagnia di R. Ruggeri. Storia di un folle che, divenuto tale per una caduta da cavallo mentre partecipava a una cavalcata in costume nei panni dell'imperatore, si crede Enrico IV e si costruisce una corte fittizia in cui continua a vivere, fingendosi pazzo, anche dopo essere rinsavito, per difendersi dalle mistificazioni di un mondo che pretende di curarlo, mentre in realtà lo esclude. Nell'opera, che è tra le maggiori del teatro pirandelliano, si compie un processo inverso rispetto a quello dell'altro capolavoro, i Sei personaggi in cerca d'autore, dove il personaggio era ridotto alle dimensioni di una creatura artistica che sentiva e soffriva come una creatura umana; nell'Enrico IV, invece, è la creatura umana che, passando attraverso un pauroso dramma schizofrenico, si trasforma in creatura artistica, cioè in finzione istituzionalizzata. L'opera, che è stata recitata dai maggiori attori di tutto il mondo, ha avuto anche versioni cinematografiche, come quella diretta da G. Pastina con l'eccellente interpretazione di O. Valenti (1942), e un'altra per la regia di M. Bellocchio con M. Mastroianni protagonista (1984).

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