Dillon, Matt
attore cinematografico statunitense (New Rochelle, New York, 1964). Dopo aver esordito, in un ruolo da adolescente ribelle, in Giovani guerrieri (1979), viene scelto da F. F. Coppola per il dittico Rusty il selvaggio e I ragazzi della 56a strada, entrambi del 1983. Dopo la partecipazione ad alcune pellicole prodotte dai grandi studi hollywoodiani (Target-scuola omicidi, 1985, e Braccio vincente, 1987), Dillon trova la sua dimensione d'attore nell'emergente nuovo cinema indipendente. Premiato come miglior attore agli Indipendent Spirit Award per il suo intenso ruolo di tossicodipendente in Drugstore Cowboy (1989) di G. Van Sant, diventa uno degli emblemi della “Generazione X” grazie a Singles-l’amore è un gioco (1992), storia di esistenze incrociate girate nella città simbolo di Seattle. Ritornato alle grandi produzioni, si ritaglia un ruolo di arguto caratterista, prediligendo ruoli comici e surreali, prima in Da morire (1995), poi nel fortunato Tutti pazzi per Mary (1998). Con City of Ghosts (2002) debutta nella duplice veste di sceneggiatore e regista. Nel 2004 Dillon interpreta un poliziotto in Crash di Paul Haggis, mentre nel 2005 recita in Loverboy , in Herbie il supermaggiolino e in Factotum, tratto da un romanzo di Bukowski. Altri film: Tu, io e Dupree (2006), Nothing But the Truth (2008), Takers (2010), The Art of the Steal - L'arte del furto (2013), Affari di famiglia (2014).