Desmoulins, Lucie-Simplice-Camille-Benoît

pubblicista e uomo politico francese (Guise 1760-Parigi 1794). Spirito acuto e democratico, pubblicò nel 1788 La philosophie du peuple français e il 12 luglio 1789, nei giardini di Palazzo Reale, incitò la folla all'insurrezione che avrebbe portato due giorni dopo alla presa della Bastiglia. Iscrittosi al Club dei Cordiglieri, pubblicò gli opuscoli La France libre (La Francia libera) e Discours de la lanterne aux Parisiens (Discorso della lanterna ai Parigini), il cui titolo era ispirato alla lanterna dove venivano impiccati i nobili. Il 28 novembre 1789 uscì il primo numero del suo famoso giornale, Les Révolutions de France et de Brabant, portavoce delle sue idee estremiste. Divenuto segretario di Danton ed eletto deputato di Parigi alla Convenzione, prese posizione contro i girondini (che attaccò nella sua Histoire des Brissotins) e poi contro gli hebertisti. Quando nel nuovo giornale, Le vieux Cordelier, da lui fondato nel dicembre 1793, attaccò il Comitato di Salute Pubblica e sostenne apertamente la politica più moderata di Danton, Robespierre lo fece arrestare con Danton e con i suoi seguaci. Venne ghigliottinato il 5 aprile.

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