Demski, Eva
scrittrice e saggista tedesca (Regensburg 1944). Uno dei motivi conduttori dell'opera della Demski è il protrarsi del passato nel presente. Tema dominante delle sue opere è la crisi d'identità individuale dovuta a un'educazione che si orienta verso moduli e concezioni del passato e finisce per rispecchiare quella di una società incapace di emanciparsi dal retaggio di ieri. Tra i suoi romanzi Goldkind (1979; Bimbo d'oro); Karneval (1981; Carnevale) e il più noto Scheintod (1984; Morte apparente), in cui un fatto contingente – la morte di un avvocato legato agli ambienti dell'estrema sinistra – costituisce il punto di partenza per una riflessione più articolata che si sviluppa come una cronistoria della Germania Occidentale tra restaurazione e boom economico. Tra passato e presente si sviluppano le vicende del romanzo Hotel Hölle… Guten Tag (1987; Hotel inferno… buongiorno), mentre in Afra (1992), la storia di una mulatta tedesca, predomina l'attualità narrata in forma “laconica e leggera”. Tra le pubblicazioni successive segnaliamo Von Katzen & Menschen (1992; Cuore di gatto), Land & Leute (1994; Paesi & Genti), il resoconto di viaggio Venedig-Salon der Welt (1997; Venezia-Salotto del mondo) e il romanzo satirico Das Narrenhaus (1997; La casa dei pazzi).