Del Debbio, Enrico
Architetto italiano (Carrara, 1891 - Roma, 1973). Figlio di Lorenzo ed Ernesta Moracchini, compie gli studi all’Accademia di Carrara con indirizzo in Architettura, diplomandosi nel 1912. Con il progetto di un palazzo municipale vince il Pensionato Del Monte e si trasferisce a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti a Ripetta. Nel 1914 vince il Pensionato artistico nazionale. La sua attività professionale come architetto inizia nel 1918 con la partecipazione al bando per il progetto di case popolari a Parma e nel 1920 con quella di insegnante nella Scuola superiore di Architettura di Roma. Nel 1921 vince il premio per l'architettura alla prima Biennale romana d'arte; si occupa anche di scenografia curando scene e costumi per La città morta e Parisina di D’Annunzio. I progetti di questi anni sono caratterizzati da una sostanziale adesione all’Art Nouveau; in alcuni studi e disegni di quegli anni si colgono però anche istanze del Futurismo. Del 1924-1925 è il progetto delle case d’abitazione della Cooperativa Ars, che mostra, come la successiva palazzina per la Cooperativa Nuova Prati (oggi distrutta), una progressiva semplificazione del linguaggio e una reinterpretazione del classicismo. Dal 1927 è impegnato in quella che rimane la sua opera più importante: la realizzazione del complesso del Foro Italico che, nato come progetto per l’Accademia dello Sport, diviene progressivamente una vera e propria "città dello sport". Nel progetto di Del Debbio si evidenzia l'intenzione di creare un paesaggio nel quale elementi architettonici e naturali si fondono in modo armonico, con un riferimento ai modelli dell’architettura greca o delle ville tardoromane. Dopo la guerra, completa la sede del Ministero degli Esteri e nel 1956 realizza lo Stadio del nuoto per le Olimpiadi di Roma del 1960. In questi anni è anche professore presso la facoltà di architettura dell'Università La Sapienza di Roma, dove diviene direttore dell'Istituto di disegno e rilievo dei monumenti dal 1957 al 1964. Nel 1959 riceve la Medaglia d’oro di I classe ai Benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte. Muore a Roma nel 1973. Nel 2006-2007 si è tenuta presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma la mostra monografica Enrico Del Debbio. La misura della modernità incentrata sul Foro Italico è stata l’occasione anche per il rinnovato interesse di studio del ricchissimo archivio personale di Del Debbio.