Debray, Régis
uomo politico e scrittore francese (Parigi 1940). Filosofo di formazione, influenzato da Althusser, scelse la lotta rivoluzionaria accanto a Che Guevara. Arrestato in Bolivia e poi liberato, frequentò Allende in Cile (Entretiens avec Allende, 1971) e si iscrisse al Partito socialista francese nel 1974. Scrittore impegnato, già segnalatosi con il saggio Révolution dans la révolution? (1967), ha pubblicato il romanzo-diario Journal d'un petit bourgeois (1976), La neige brûle (1977) e i saggi politici Le scribe (1980), che collega pensiero politico e comunicazione con i fatti di governo, e La critique de la raison politique (1981), che tradisce il pessimismo suscitato dall'irrazionale nella storia. Dal 1986 ha rivestito la carica di segretario generale del Consiglio del Sud Pacifico e negli anni successivi ha pubblicato altri saggi (Que vive la République, 1988; À demain De Gaulle, 1990) che precisano il suo pensiero. Tra i suoi scritti ricordiamo: Critique de la raison politique ou l’inconscient religieux (1987), Contretemps: éloges des idéaux perdus (1992), Vie et mort de l’image: une histoire du regard en Occident (1992), L’État séducteur (1993), L’œil naïf (1994), Contre Venise (1995), Loués soient nos seigneurs (1996). Nel 1998 è stato pubblicato La Republique expliquée à ma fille, corso elementare di educazione civica in cui Debray spiega il perché della necessità di amare e difendere l'istituzione liberale, nata dalla rivoluzione del 1789. Enorme scandalo tra gli intellettuali francesi ha suscitato la pubblicazione di L’emprise (2000; L'influenza), in cui Debray mette sotto accusa il mondo dell'informazione prendendo le difese del popolo serbo in occasione del conflitto in Kosovo. Nel 2001 è uscito un altro suo libro che ha suscitato polemiche (Dieu, un itinéraire), analisi storico-sociale del rapporto con le religioni. Del 2004 sono Le siècle et la règle. Une correspondance avec le frère Gilles-Dominique e Le plan vermeil, mentre nel 2005 è uscita l'opera teatrale Julien le Fidèle ou Le banquet des démons ispirata alla figura dell'imperatore Giuliano l'Apostata e al suo tentativo di reintrodurre il paganesimo in un impero ormai cristianizzato. Del 2006 sono i due saggi letterario-filosofici Supplique aux nouveaux progressistes du XXIe siècle e Aveuglantes Lumières, Journal en clair-obscur. Altre opere: L'obscénité démocratique (2007), Un candide en Terre sainte (2008).