De Staël, Nicolas

pittore francese di origine russa (Pietroburgo 1914-Antibes 1955). Compì gli studi prima a Berlino, poi a Bruxelles; nel 1937-38, dopo una serie di viaggi in vari Paesi europei, si stabilì a Parigi, dove maturò la sua formazione artistica e iniziò a esporre nel 1944; a quell'epoca l'artista aveva già avviato le sue esperienze di scomposizione geometrica dell'immagine, attraverso le quali egli pervenne, verso il 1950, a una sicura e personale espressione astratta. Sviluppatasi e conclusasi nel breve arco di tempo di soli dieci anni, dalla personale tenuta nel 1945 alla Galleria Jeanne Bucher al suicidio, la pittura di De Staël, intensa, personalissima, ricca di valori cromatici e luminosi, colloca l'artista tra i maggiori lirici dell'arte contemporanea (tra i suoi celeberrimi paesaggi: Rue Gauguet, 1949, Boston, Museum of Fine Arts; Le Lavandou, 1952, Parigi, Museo Nazionale d'Arte Moderna; Les Martigues, 1953-54, Ginevra, Galleria Benador). La sua ricerca, condotta con lucida coerenza di indagine, raggiunse nella semplificazione e quindi nell'astrazione un'assolutezza di valori pittorici oltre il mondo poetico dell'immagine, che tuttavia l'artista tentò di recuperare negli ultimi tre anni di attività (serie dei Calciatori e delle vedute di Agrigento).

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