De Sàntis, Giusèppe
regista cinematografico italiano (Fondi, Latina, 1917-Roma 1997). Propugnò quale critico un cinema realista e nazionale negli anni di guerra. Sceneggiatore di L. Visconti per Ossessione (1943) e di A. Vergano per Il sole sorge ancora (1946), fu, tra gli esponenti del neorealismo postbellico, il regista più animoso nell'impegno sociale, realizzando Caccia tragica (1948), Riso amaro (1949), Non c'è pace tra gli ulivi (1950) e Roma ore 11 (1952). Fra le regie successive si ricordano l'affresco contadino La strada lunga un anno (1959), Italiani brava gente (1964), che fu la prima coproduzione con l'Unione Sovietica, e Un apprezzato professionista di sicuro avvenire (1972). Abbandonata la regia, divenne direttore del corso di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia.