De Michèlis, Gianni
uomo politico italiano (Venezia 1940- Venezia 2019). Docente universitario di chimica generale presso l'Università di Venezia, è stato membro del PSI dal 1960 fino alla dissoluzione del partito, avvenuta nel 1994. Tra il 1964 e il 1976 è stato consigliere al comune di Venezia (nel 1969 ha assunto la carica di assessore all'Urbanistica) e dal 1976 è stato membro dell'esecutivo del PSI. Nello stesso anno è stato eletto deputato per la prima volta. Ha svolto vari incarichi ministeriali: Partecipazioni statali (1980-83), Lavoro (1983-87), vicepresidenza del Consiglio dei Ministri (1988-89), Esteri (1989-92). Nel 1992 è tornato alla vita di partito come vice-segretario, ma anch'egli, come altri esponenti socialisti, è stato coinvolto in varie inchieste giudiziarie e nel 1993 ha abbandonato la politica attiva. Dal 1994 è stato infatti consulente per conto di alcune aziende italiane in Oriente e in Estremo Oriente. Nel 1997 ha ricostituito, con altri dirigenti dell'ex PSI, il Nuovo Partito Socialista del quale è stato eletto segretario nazionale, incarico riconfermatogli nel 2001. Alle elezioni europee del 2004 si è presentato nella lista del Partito socialista. Nel 2007 è stato eletto presidente del Nuovo PSI. Nel 2011 ha aderito al progetto di partito Riformisti italiani ideato da Stefania Craxi. L'11 maggio 2019 è morto a Venezia a causa di complicazioni provocate da morbo di Parkinson, di cui soffriva da tempo.