Dòria, Giórgio, cónte di Montaldèo e marchése

patriota italiano (Genova 1800-1878). Esiliato dopo i moti del 1821 e brevemente incarcerato dopo l'insurrezione mazziniana del 1833, passò successivamente alla parte moderata. Nel 1847 capeggiò il comitato dell'ordine che chiese a Carlo Alberto l'istituzione della guardia civica, la legge sulla stampa e altre riforme, ma badò nel contempo a imbrigliare ogni tendenza rivoluzionaria. All'annuncio della rivolta milanese accorse nella capitale lombarda dove esercitò un'azione schiettamente monarchica e unitaria. Nominato senatore il 3 aprile 1848 e ritornato a Genova, fu uno dei tre commissari del Comitato di pubblica difesa costituitosi all'indomani della sconfitta di Carlo Alberto per fronteggiare un eventuale attacco alla città. Contrario però all'indirizzo democratico e timoroso degli eccessi popolari, diede le dimissioni e si dedicò ai soli lavori parlamentari.

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