Dàzio
Indicecomune in provincia di Sondrio (32 km), 568 m s.m., 3,74 km², 347 ab. (daziesi), patrono: san Provino (8 marzo).
Centro della bassa Valtellina. Sviluppatosi intorno a un posto di riscossione del dazio (da cui il toponimo), appartenne ad Alberto di Parma, ma nel 1015 l'imperatore Enrico II, che aveva confiscato tutti i beni del feudatario, lo donò all'abbazia di Sant'Abbondio di Como. Successivamente passò ai Vicedomini e dal sec. XV ai Parravicini; nel secolo successivo fu temporaneamente occupato da Gian Giacomo Medici di Marignano e poi dai Grigioni, che lo tennero fino al 1797. La parrocchiale dedicata a San Provino è settecentesca.§ L'economia si basa sull'agricoltura (uva e cereali) e sulle attività di sfruttamento dei boschi. Si pratica l'allevamento ovino, caprino, suino e bovino (con ricca produzione lattiero-casearia). È attiva l'industria dei materiali da costruzione (produzione di conglomerati bituminosi).