Cuòco, Vincènzo
Indicepatriota e storico (Civitacampomarano 1770-Napoli 1823). Avvocato a Napoli, durante la rivoluzione repubblicana del 1799 convinse Luisa Sanfelice a rivelare il tentativo di congiura filoborbonica dei fratelli Baccher; alla Restaurazione del 1800 fu perciò esiliato e i suoi beni furono confiscati; stabilitosi nel 1801 a Milano, collaborò al Redattore Cisalpino e dal 1804 diresse il Giornale Italiano. Tornato a Napoli nel 1806 vi ebbe, sotto Giuseppe Bonaparte e poi con Murat, numerosi incarichi pubblici, oltre alla direzione dei giornali Corriere di Napoli (1806-11) e Monitore delle Due Sicilie (1811-15). La sua opera maggiore è il Saggio storico sulla rivoluzione napoletana (3 vol., I ed., 1801), cui seguirono le Osservazioni sul Dipartimento dell'Agogna (1802) e l'incompiuta compilazione della Statistica della Repubblica Italiana; tra gli altri suoi scritti sono anche un importante Rapporto e progetto di decreto per l'ordinamento della pubblica istruzione (in cui afferma la necessità di un'istruzione universale, che abbracci cioè tutte le scienze e tutte le arti, pubblica e comune per maschi e femmine) e un romanzo archeologico in forma epistolare, Platone in Italia (1804-06). In campo storiografico Cuoco si ispirò soprattutto al pensiero di Vico che ebbe non piccola influenza anche sulle sue concezioni politiche, per le quali è considerato un precursore delle tendenze moderate del Risorgimento. Nel suo celebre Saggio, Cuoco, dopo aver sottoposto a rigorosa critica le premesse dottrinarie da cui scaturì il moto napoletano, astrattamente modellato sui principi della Rivoluzione francese, conclude che le cause del fallimento della rivoluzione partenopea vanno ricercate nel mancato legame tra ideologia ed esigenze reali e storiche del Paese e inoltre nel tentativo (da parte di un gruppo d'intellettuali) di imporre alle masse una concezione politica che non tiene conto delle loro tradizioni e dei loro reali bisogni.
Vincenzo Cuoco.
De Agostini Picture Library / G. De Vecchi
G. Nicolini, Vincenzo Cuoco pedagogista politico, Padova-Rovigo, 1951; F. Tessitore, Lo storicismo giuridico politico di Vincenzo Cuoco, Torino, 1962; G. Gentile, Vincenzo Cuoco. Studi e appunti, Firenze, 1964; A. Pennisi, La politica dei mercatanti, Napoli, 1987.