Coppèlia, ovvéro la fanciulla dagli òcchi di smalto
(Coppélia, ou la fille aux yeux d'émail). Balletto in tre atti su libretto di Ch. Nuitter-A. Saint-Léon, coreografia di Saint-Léon, musica di Léo Delibes, rappresentato per la prima volta il 25 maggio 1870 all'Opéra di Parigi. Ispirato a un racconto di Hoffmann, L'uomo di sabbia, il balletto intreccia la vicenda amorosa di Franz e Swanilda con quella dell'oscuro dottor Coppelius, costruttore di automi, che lavora a costruire una supermarionetta dotata di spirito proprio e delle sembianze di una fanciulla. Invaghitosene, Franz penetra nell'antro di Coppelius, ma scoperto che l'oggetto del suo desiderio non è che un automa si riconcilia con Swanilda. È uno dei balletti più amati e popolari del repertorio classico. Successive versioni sono state create da Pierre Lacotte (1973) per l'Opéra, da George Balanchine e Alexandra Danilova per il New York City Ballet (1974), e con grandissimo successo da Roland Petit (1975) per il suo Ballet de Marseille.