Colantònio
pittore italiano (Napoli ca. 1420-dopo il 1465). La figura di questo artista è stata ricostruita nel Novecento attraverso le scarse notizie biografiche e le poche opere a lui riferite. La tradizione secondo la quale egli apprese a dipingere da re Renato d'Angiò e fu maestro di Antonello da Messina conferma l'importante collocazione di Colantonio nel mondo culturale napoletano, ricco di fermenti umanistici e aperto agli apporti borgognoni, fiamminghi e iberici. Questa cultura composita risulta evidente nello smembrato polittico già in S. Lorenzo Maggiore a Napoli (i due scomparti principali sono ora alla Galleria Nazionale di Capodimonte), dove il particolarismo fiammingo e la densità plastica di ascendenza borgognona (San Girolamo e il leone ) si uniscono a evidenti influssi, di maggiore delicatezza, di J. Fouquet (San Francesco consegna la regola dell'ordine). In opere più tarde, come per esempio in quanto rimane del polittico di San Vincenzo Ferreri (ca. 1460, Napoli, S. Pietro Martire), si notano, nell'equilibrato rapporto figura-spazio, apporti del Rinascimento fiorentino.
Colantonio. San Gerolamo e il leone (Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte).
De Agostini Picture Library / A. Dagli Orti