Colómbo, Augusto
pittore italiano (Milano 1902-1969). Frequentò a Brera i corsi di Moretti-Foggia, G. Palanti e A. Alciati. Successivamente soggiornò a Roma, a Firenze (1925-26) e a Parigi (1927- 32). Nel 1933 istituì a Milano una sua scuola d'arte alla quale si dedicò fino all'anno della morte. Erede del verismo naturalistico del tardo Ottocento, Colombo sviluppò una pittura realistica a sfondo sociale di impronta personalissima: La forgiatura (1938), La nascita dell'uomo (1946). Trattò di preferenza la figura umana (nota è la sua attività di ritrattista), in disegni (spesso studi preparatori di quadri) e acquerelli; importante è la serie di disegni e tele sul tema della guerra: Allarme aereo in ospedale (1946), Un'altra guerra? No (1947). Vigoroso nei temi religiosi (Le nozze di Cana, 1944; Caino e Abele, 1947), fu ottimo illustratore e sensibile pittore di paesaggio. Si dedicò anche al mosaico. Fu animatore e collaboratore della rivista Perseo dal 1932 al 1939 e nel 1945 fondò la rivista Valori. Partecipò alla Resistenza al comando di una formazione partigiana nel Comasco. Sue grandi composizioni si trovano a Palazzo Marino di Milano e al Vittoriano di Roma.