Cividate Camuno

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comune in provincia di Brescia (66 km), 271 m s.m., 3,38 km², 2633 ab. (cividatesi), patrono: santo Stefano (26 dicembre).

Centro della media Valcamonica. Capoluogo dei Camuni con il nome di Vannia, rifiorì dopo la conquista (sec. I a. C.) dei Romani che lo ribattezzarono Civitas Camunnorum (di questo periodo sono stati rinvenuti tratti selciati di strada e una necropoli). Ascritto alla tribù Quirina, ebbe sotto Roma un ruolo di prestigio. Cominciò a decadere dal 773, quando Carlo Magno spostò a Breno il centro amministrativo della valle. Nell'alto Medioevo fu feudo dei vescovi di Brescia che lo affidarono al governo degli Avogadro e dei Da Palazzo (sec. XII-XIII). Seguì poi le vicende generali della Valcamonica.§ Nell'abitato si trovano resti del teatro romano e di un'alta torre merlata dei sec. XII-XIII, con parti forse di epoca romana. Ai sec. XI-XII risalgono l'abside e il basamento del campanile della parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita sui resti di una pieve romanica nella prima metà del sec. XVIII. Il paese ospita il Museo Archeologico Nazionale della Valcamonica, che raccoglie reperti (frammenti di architetture, statue, mosaici, lapidi e monete) del periodo romano della valle.§ Risorsa economica prevalente è l'industria, sviluppata nei settori metalmeccanico (filettatura, forgiatura e produzione di bulloneria e minuteria), tessile e dei materiali da costruzione.

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