Cislago
Indicecomune in provincia di Varese (22 km), 237 m s.m., 10,92 km², 8683 ab. (cislaghesi), patrono: sant’ Abbondanzio (prima domenica di aprile e successivo lunedì).
Centro dell'alta pianura lombarda, alla sinistra del torrente Bozzente. Fu parte del feudo di Gallarate fino al 1620, quando passò ai Visconti; nel 1716 divenne possesso dei Castelbarco. § L'oratorio detto “Chiesa Nuova” risale forse al sec. XIV; l'oratorio di Santa Maria della Neve conserva affreschi cinquecenteschi. Il castello visconteo, medievale ma in parte demolito nel sec. XVI e ricostruito come palazzo signorile nel primo Seicento, mantiene due torri angolari. La parrocchiale conserva il pulpito e la cantoria, in legno, d'epoca barocca. Nella frazione Massina è un oratorio neoclassico a pianta ottagonale. § L'economia si basa sull'industria, che opera prevalentemente nei settori meccanico, tessile, dell'abbigliamento e della ceramica. Si coltivano ortaggi e cereali e si pratica l'allevamento bovino.