Circignani, Niccolò, detto il Pomaràncio
pittore italiano (Pomarance, presso Volterra, ca. 1530-Città della Pieve ca. 1598). Allievo prima di Daniele da Volterra e poi di Santi di Tito, venne a Roma con quest'ultimo e lavorò al Belvedere in Vaticano (1562-63). Dopo un periodo di attività in Umbria, ritornò a Roma negli anni Ottanta e ottenne una serie di importanti commissioni, tra le quali si ricordano: gli affreschi per S. Stefano Rotondo raffiguranti scene di martirio di diversi santi, quelli per l'Oratorio del Crocifisso e per S. Pudenziana (dei quali si è conservata la decorazione della cupola). Fu suo allievo il figlio Antonio (Città della Pieve ca. 1567-Roma ca. 1630), come lui detto il Pomarancio, la cui opera, anche se di modi stilistici diversi da quella paterna, è stata con questa spesso confusa. Lavorò a Roma sotto il pontificato di Urbano VIII e tra le sue opere maggiori si citano gli affreschi con Storie di Cristo in S. Maria della Consolazione, gli affreschi e la tavola d'altare della cappella di S. Alberto nella chiesa di S. Maria in Traspontina.