Cid Campeador, El-
Indice
Storia
Soprannome in parte arabo (da Sidi, signore) e in parte spagnolo (Campeador, vincitore) del cavaliere castigliano Rodrigo Díaz (Vivar, presso Burgos, ca. 1043-Valenza 1099). Tipico rappresentante della turbolenta nobiltà della Castiglia medievale, combatté con la propria “masnada” (esercito personale) pro e contro Cristiani e Arabi, a seconda delle circostanze e delle alleanze. In urto dal 1081 col proprio sovrano, Alfonso VI (il cui lungimirante “europeismo” non poteva non contrastare col “mozarabismo” del Cid Campeador), agì in piena indipendenza, fuori dalla Castiglia, e conquistò Valenza (1094), che governò da sovrano e difese dal contrattacco degli Almoravidi (1097). Tre anni dopo la sua morte, gli stessi Almoravidi (che nel 1099 avevano ucciso in battaglia il suo unico figlio Diego) riconquistarono Valenza. I soldati del Cid Campeador, ritirandosi, riportarono in Castiglia il cadavere del loro capo.
Letteratura
Circa mezzo secolo dopo ignoti giullari fecero del Cid Campeador l'eroe del Cantar de Mio Cid (Cantare del Cid), il più importante poema epico del Medioevo castigliano. Più tardo è il romanzesco Cantar de Rodrigo (sec. XIV), dove sono narrate le imprese giovanili di un Cid Campeador ben diverso dal perfetto cavaliere protagonista del Cantar de Mio Cid. Alla figura del Cid Campeador sono ispirati un ciclo del romancero e alcune opere teatrali, tra le quali Las mocedades del Cid (Le gesta giovanili del Cid) e Las hazañas del Cid di Guillén de Castro y Bellvis (1569-1631) e, soprattutto, la tragicommedia in 5 atti in versi del drammaturgo francese Pierre Corneille (Le Cid, 1636 o 1637), ispirata a Las mocedadesdel Cid. Chimène e don Rodrigo Díaz de Vivar (il futuro Cid Campeador) si amano; ma per un tragico equivoco il giovane uccide in duello il padre dell'amata. Chimène chiede a sua volta giustizia al re. Don Diego per salvare il figlio dal castigo, lo spinge a combattere, con poche migliaia di Spagnoli, i Mori che stanno per giungere a Siviglia. La vittoria di don Rodrigo impedisce che la vendetta di Chimène si compia. Tra le edizioni sceniche, eccezionale quella diretta da J. Vilar, con G. Philipe, nel 1949 ad Avignone e due anni dopo al Théâtre National Populaire. Al 1885, infine, risale l'opera lirica Le Cid di J. Massenet.