Chiana, val di-
solco vallivo dell'Italia centrale, lungo ca. 90 km, tra la conca di Arezzo (valle dell'Arno) a N e la valle del fiume Paglia a S, che presenta un interessante fenomeno di inversione di deflusso. La val di Chiana era solcata, in epoca quaternaria, dall'Arno, che dal Casentino (di cui la valle era la naturale prosecuzione) scorreva verso S, raggiungendo il Tevere; in seguito al continuo apporto di sedimenti parte delle acque fu deviata verso N, indirizzandosi nell'attuale Valdarno Superiore, mentre un'altra parte, raccolta in un fiume (il Clanis dei Romani, da cui il nome della valle), continuò a defluire nel Tevere; ma con il tempo, resasi sempre più incerta l'idrografia della regione, si verificò l'impaludamento dell'intera vallata. Solo alla metà del sec. XIV fu iniziata la bonifica, la cui radicale sistemazione non fu però completata fino al sec. XVI quando venne realizzato un complesso sistema di canali, tra cui il Canale Maestro della Chiana. Il definitivo argine di separazione tra il bacino dell'Arno e quello del Tevere fu costruito nel 1782 poco a S (ca. 2 km) dell'orlo meridionale del lago di Chiusi. A N dell'argine si stende la parte maggiore della valle, la val di Chiana Toscana, o Superiore, interamente percorsa dal Canale Maestro (lungo 50 km), emissario dei laghi di Chiusi e di Montepulciano, e che, direttamente o indirettamente, convoglia all'Arno le acque di numerosi torrenti e canali. A S dell'argine è la val di Chiana Inferiore, o Romana o Pontificia (in quanto inclusa un tempo nello Stato Pontificio), percorsa dal canale Chianetta (15 km) che, unendosi presso Città della Pieve al torrente Astrone, forma il torrente Chiani (40 km), il quale a sua volta confluisce con il fiume Paglia presso Orvieto. Soprattutto nel tratto toscano la val di Chiana si presenta fittamente popolata e intensamente coltivata a cereali, barbabietole da zucchero, viti, alberi da frutto e foraggi, con fiorente allevamento del bestiame (bovini di razza chianina). Anche Valdichiana.