Chièsa in Valmalénco o Valmalènco
Indicecomune in provincia di Sondrio (14 km), 960 m s.m., 114,96 km², 2755 ab. (chiesani), patrono: santi Giacomo e Filippo (3 maggio).
Centro della media val Malenco, posto alla confluenza dei torrenti Lanterna e Mallero. Sorto tra i sec. XI e XII, fu compreso nella pieve di Sondrio, divenendo poi feudo dei Capitanei (XIV sec ) e dei Beccaria. Dopo la conquista dei Grigioni (1512) seguì le sorti della Valtellina. § Vi ha sede il Museo Storico Etnografico Naturalistico della Val Malenco, che riunisce un'importante raccolta di minerali della valle e strumenti di lavoro, sia agricoli sia artigianali (in particolare quelli per la realizzazione delle tradizionali pentole in pietra ollare, i lavégg). In località Primolo sorge il santuario della Madonna delle Grazie (sec. XVIII), da dove si snoda la mulattiera che conduce ai tre laghetti di Sassersa. § Rilevante l'attività turistica: Chiesa è tra le più frequentate stazioni sciistiche della Lombardia, centro di soggiorno estivo e base di partenza per escursioni e ascensioni ai gruppi montuosi del Bernina, del Disgrazia e dello Scalino. L'agricoltura è rivolta alla coltivazione di foraggi. L'industria è attiva nei settori edile, alimentare e della distillazione (liquori); completano il quadro economico l'allevamento bovino (che alimenta l'attività lattiero-casearia), le attività di sfruttamento dei boschi e quelle estrattive (serpentino e pietra ollare).