Cesarèa
(greco Kaisáreia; latino Caesarēa). Nome comune a varie località antiche. § Cesarea di Cappadocia, vedi Kayseri. § Cesarea di Filippo (prima Panias o Paneas), fu ingrandita e abbellita da Erode e in seguito allargata dal tetrarca Filippo che la fece sede di governo dandole il nome di Cesarea in onore di Tiberio. È posta ai piedi del monte Hermon, a ca. 30 km dal mar di Galilea. I vangeli sinottici vi hanno localizzato la confessione messianica di Pietro, collegata con la promessa del primato papale (Matteo 16, 13-20). § Cesarea di Palestina (Caesarea Stratonis), città portuale sita sul Mediterraneo tra Giaffa e Dor. Fu costruita da Erode il Grande sul luogo di una preesistente città fenicia (Torre di Stratone) e fu la sede dei procuratori imperiali della Giudea. Era infatti importante nodo stradale e centro commerciale; è ricordata più volte negli Atti degli Apostoli. Tra i monumenti più importanti, l'anfiteatro, l'ippodromo e il teatro, dove è stata scoperta, assieme a sculture e mosaici, un'iscrizione di Ponzio Pilato. La città era rifornita da acquedotti e aveva un porto difeso da un molo con torri e circondato da portici. § Cesarea di Mauritania (l'odierna Cherchell in Algeria), nota con il nome di Iol in età punica e ribattezzata Caesarea in onore di Augusto. Si è identificato il perimetro delle mura romane con torri e sei porte. I quartieri di abitazione si estendevano lungo il porto, con il Foro al centro. Sono stati scavati il teatro, l'anfiteatro, il circo, due impianti termali e un settore dell'abitato con case lussuose, ricche di mosaici e sculture. § Cesarea di Pisidia, vedi Antiochia di Pisidia.