Cervèno

comune in provincia di Brescia (77 km), 500 m s.m., 21,68 km², 659 ab. (cervenesi), patrono: san Martino (11 novembre).

Centro dell'alta Valcamonica. Conosciuto in età romana per i giacimenti di ferro, appartenne al vescovo di Brescia, in nome del quale lo tennero i signori di Cemmo. Seguì poi le vicende della valle, passando ai Visconti e quindi a Venezia (1428), cui rimase fino al 1797.§ La parrocchiale di San Martino (sec. XV, completata nel sec. XVII) è ricca di dipinti, marmi e intagli settecenteschi, opera perlopiù della bottega di Andrea Fantoni. Nell'attiguo oratorio della Madonna del Carmine vi sono affreschi del sec. XV con Storie della vita della Madonna. Il settecentesco santuario della Via Crucis, frequentata meta di pellegrinaggio, è una sorta di galleria a gradoni con quattordici cappelle adorne di grandiosi gruppi scultorei in legno e stucco, eseguiti per la maggior parte fra il 1752 e il 1761 da Beniamino Simoni da Saviore e completati nel 1764 da Grazioso il Giovane e Francesco Donato Fantoni.§ L'economia si basa sulle attività silvo-pastorali e sul turismo, escursionistico e di villeggiatura.§ Ogni 10 anni si celebra la Processione della Santa Croce, corteo ispirato ai riti processionali della Via Crucis, in cui personaggi in costume compongono una serie di quadri viventi.