Casa di bàmbola
(Et dukkehjem). Dramma in 3 atti di Henrik Ibsen rappresentato al Teatro Reale di Copenaghen il 21 dicembre 1879. Nora, moglie-giocattolo di un ricco e fatuo banchiere, prendendo coscienza della propria dignità umana, abbandona marito e casa per trovare una sua identità di donna. La commedia suscitò vivaci polemiche, particolarmente per il finale. Su richiesta della prima interprete tedesca, la Neimann-Raabe, Ibsen la modificò in una versione che si concludeva con il ritorno a casa della protagonista e che per qualche tempo ebbe una certa fortuna. Innumerevoli furono le interpreti che in tutto il mondo vollero essere Nora. Citiamo in Italia E. Duse (1891), Irma (1898) ed Emma Gramatica (1899), L. Brignone (1951); in Francia, Réjane (1894), L. Pitoeff (1930) e D. Delorme (1952); in Gran Bretagna, J. Achurch (1891), M. Titheradge (1925) e G. Ffrangcon-Davies (1930); in America, H. Modjeska (1884), B. Cameron (1889), A. Nazimova (1907) e R. Gordon (1937); in Germania, A. Sorma (1892), G. Eysoldt e L. Höflich; in Russia, V. Komissarževskaja (1904), ecc.