Canetti, Elias
scrittore austriaco (Ruse, Bulgaria, 1905-Londra 1994). Di origine ebraico-spagnola, si trasferì nel 1911 a Manchester, iniziando così una serie di spostamenti che lo portarono a Vienna, Zurigo, Francoforte. Nel 1938 si fermò per un anno a Parigi prima di stabilirsi definitivamente a Londra. Amico di K. Kraus e di H. Broch e affascinato dalla loro opera, si dedicò a studi sulla psicologia di massa e sull'autonomia del potere (Masse und Macht, 1960, Massa e potere; Macht und Überleben, 1972, Potere e sopravvivenza). All'inizio della sua carriera letteraria era riuscito a pubblicare, dopo anni di rifiuti, il romanzo Die Blendung (1935; Auto da fè): è la straordinaria storia dell'autodistruzione di un sinologo viennese che cerca l'assoluto nel sapere, dentro un paesaggio umano grottesco per follia e ferocia; l'autore appare quasi cinico nella descrizione della psicologia dei personaggi, sempre travolti dagli eventi e ossessionati da fissazioni maniacali che li portano a un incontrovertibile declino. I diari (Alle vergeudete Verehrung, 1970, Tutte venerazioni sprecate; Die Provinz der Menschen, 1973, La provincia dell'uomo), le pagine di viaggio (Die Stimmen von Marrakech, 1968, Le voci di Marrakech), La coscienza delle parole (raccolta di saggi scritti tra il 1936 e il 1976), e un'altra raccolta di saggi scritti tra il 1973 e il 1985 (Das Geheimherz der Uhr, 1987, Il cuore segreto dell'orologio), unitamente alle opere teatrali (Komödie der Eitelkeit, 1934; Commedia della vanità; Die Befristeten, 1956, I dilazionati), offrono un quadro complessivo del lavoro di Canetti. Un discorso a parte meritano le tre parti dell'autobiografia, iniziata con Die gerettete Zunge (1977; La lingua salvata), proseguita con Die Fackel im Ohr (1980; trad. it. Il frutto del fuoco) e conclusa con Das Augenspiel (1985; Il gioco degli occhi). Del 1992 è la raccolta di pensieri Die Fliegenpeine (La pena delle mosche). Nel 1981 gli fu assegnato il premio Nobel. Nel 2000 è stata pubblicata una raccolta inedita di pensieri scritti dal 1973 al 1984, Aufzeichnungen, un volume che sembra essere un testamento letterario dello scrittore.