Cadorìn, Guido
pittore italiano (Venezia 1892-1975). Iniziò a dipingere giovanissimo; allievo di C. Laurenti e di C. Tallone, nel 1909 fu invitato alla Biennale di Venezia e nel 1911 all'Esposizione internazionale di Roma. Si dedicò a una pittura di gusto liberty (Le tabacchine, 1920); dal 1936 insegnò pittura all'Accademia di Venezia. Celebre per la sua produzione di ritratti (Ritratto del padre, 1921), si dedicò con successo anche all'affresco (cicli nelle sale dell'Hotel degli Ambasciatori a Roma e nella casa di D'Annunzio alla Zambra del Misello) e al mosaico (abside della basilica di S. Giusto a Trieste). In Italia Cadorin espose alle mostre del Novecento Italiano (1926, 1929), alla Biennale di Venezia (dal 1920 al 1934) e alla Quadriennale (1931, 1935, 1943, 1951).