CNC
Macchine a controllo numerico (Computerized Numerical Control machine). Sono macchine utensili che utilizzano un controllo numerico computerizzato, una tecnologia meccatronica di controllo e misurazione applicata. Fino agli anni Ottanta le CNC erano impiegate quasi esclusivamente per lavorazioni ad alta precisione, mentre sono oggi utilizzate in ogni campo dell’industria meccanica (piegatrici, punzonatrici, torni, fresatrici, saldatrici, macchine di taglio) e in molti altri settori produttivi (falegnameria, sartoria, movimentazione merci ecc...). Rispetto alle macchine a controllo manuale, le CNC riducono sensibilmente i tempi di produzione e consentono la precisa ripetibilità dell’operazione abbassando i costi di produzione e ottenendo qualità uniforme e superiore. Le CNC più evolute possono realizzare pezzi identici con uno scarto di un micron; quelle di media precisione operano comunque entro il centesimo di millimetro. Si tratta di macchine a circuito chiuso in cui ogni asse è dotato di un encoder (rotativo o a righe ottiche) che informa il computer di bordo sul movimento e sulla posizione dell'asse su cui sono montati. Le CNC più avanzate sono dotate di testate orientabili che ruotano attorno agli assi consentendo di inclinare l’utensile rispetto a tutti i piani di lavoro. Le CNC si distinguono per il numero di gradi di libertà, detti "assi", che variano dai 3 o 4 delle frese fino ai 24 delle pannellatrici. Tali macchine sono simili alle corrispondenti manuali ma con alcuni elementi caratterizzanti: i già citati encoder; i motori elettrici per controllare gli assi; gli azionamenti ovvero le unità che alimentano e regolano il movimento dei motori; il computer di controllo che acquisisce i dati degli encoder e le istruzioni dell’operatore e del programma stabilendo la posizione dell’utensile. Il controllo può essere diviso in due parti: una sulla macchina e una sulla console dell’operatore. La programmazione delle macchine CNC avviene attraverso un linguaggio standard detto Codice G (o codice ISO), in riferimento allo standard ISO 6983 su cui i programmatori operano apportando le necessarie modifiche. I controlli numerici più recenti consentono di lavorare le superfici (anche 3D) in modo nativo senza l’impiego di programmi intermedi.