CFA
(Communauté Financière Africaine). Area monetaria del franco CFA formata da 14 Paesi africani. Già esistente di fatto nelle colonie francesi in Africa, dove il franco era l'unità monetaria in vigore, le misure monetarie legate all'entrata in guerra nel 1939, in particolare la non convertibilità del franco francese e l'instaurazione del controllo dei cambi, ufficializzarono l'esistenza di una zona monetaria non soggetta da tali restrizioni: nel 1945 fu creato il franco CFA e via via la sua emissione fu demandata a istituti bancari pubblici. I nuovi Stati indipendenti dell'Africa occidentale sorti a seguito del processo di decolonizzazione del secondo dopoguerra nel 1959 si associarono in seno alla BCEAO (Banca Centrale degli Stati dell'Africa Occidentale), con lo scopo di emettere e gestire la circolazione del franco CFA nei Paesi aderenti, costituendo poi, nel 1962, l'UMAO (Unione Monetaria dell'Africa Occidentale; dal 1994 UMEAO). Altrettanto fecero le ex colonie francesi dell'Africa centrale, che nel 1972 si organizzarono intorno alla Banca degli Stati dell'Africa Centrale (BEAC). Gli accordi di cooperazione monetaria separatamente sottoscritti nel 1972-73 tra gli Stati allora membri della BEAC e la Francia e tra quest'ultima e i Paesi dell'UMAO definirono i meccanismi monetari regolatori della zona di circolazione del franco CFA, disciplinata principalmente dalle seguenti disposizioni: convertibilità illimitata del franco CFA in franco francese garantita dal Ministero del Tesoro di Parigi (misura sospesa nel 1993); parità monetaria fissa con il franco francese, libera trasferibilità all'interno della zona CFA, centralizzazione delle riserve di valuta di ciascuna zona regionale. Sviluppatasi nel corso dei decenni con nuove adesioni, la zona monetaria comprende otto Stati aderenti alla Comunità Economica e Monetaria dell'Africa Centrale (CEMAC, istituita nel 1994), ovvero Camerun, Ciad, Congo, Gabon, Guinea Equatoriale e Rep. Centrafricana, e sei Paesi aderenti all'UMEOA, che sono Burkina, Benin, Costa d'Avorio, Guinea Bissau, Mali, Niger, Togo e Senegal. A seguito dell'entrata in circolazione dell'euro nei Paesi dell'UE, gli accordi stabiliti tra la Francia e la Comunità Finanziaria Africana vegono ricondotti nell'area della divisa dell'Unione Europea, cui il franco CFA è agganciato.