Brunswick (casata)
nome che la Casa dei Guelfi di Baviera assunse dal più importante dei feudi a lei rimasti dopo la spoliazione del ricco patrimonio di Enrico il Leone decretata dalla Dieta imperiale per la sua fellonia (1180), spoliazione che neppure il momentaneo avvento alla corona imperiale del figlio di Enrico il Leone, Ottone IV di Brunswick, riuscì a sanare. Alla morte di Ottone il Fanciullo (m. 1252), nipote ex-filio di Enrico il Leone, la famiglia si divise nei rami di Wolfenbüttel, iniziato da Alberto (m. 1279), e di Lüneburg, iniziato da Giovanni (m. 1277). Il secondo si estinse nel 1369 e i beni confluirono nella linea primogenita. Questa, a sua volta, alla morte di Alberto s'era ulteriormente divisa nel ramo di Grubenhagen, iniziato da Enrico (m. 1322) ed estinto nel 1596, e in quello di Brunswick e Gottinga, iniziato da Alberto (m. 1318). Alla morte di quest'ultimo si ebbe una nuova divisione dei domini tra Magno I (m. 1360), che fu duca di Brunswick Wolfenbüttel, e il fratello Ernesto (m. 1367) che fu duca di Gottinga. I beni di questo ramo cadetto confluirono in quelli degli eredi di Magno I nel 1437, per rinuncia fatta dall'ultimo erede, Ottone il Minore. Il ramo di Brunswick Wolfenbüttel si divise nel 1373 alla morte di Magno II, figlio di Magno I, nel ramo di Lüneburg e Celle, iniziato con Bernardo (m. 1434), e in quello di Brunswick Wolfenbüttel (erede anche di Gottinga) iniziato da Guglielmo (m. 1482), nipote ex-fratre di Bernardo. Una volta ancora il ramo cadetto si estinse nel 1634 con Federico Ulrico e i beni passarono al ramo di Lüneburg e Celle, divenuto ormai il ramo principale dopo l'estinzione di quello di Grubenhagen avvenuta, come s'è detto, nel 1596. Del ramo di Lüneburg si distinse Ernesto il Confessore (m. 1546), fervido sostenitore della riforma protestante. Alla sua morte la famiglia si divise una volta di più: nel ramo di Brunswick Dannenberg, che nel 1634 riassunse il titolo di BrunswickWolfenbüttel e si estinse nel 1884 con Guglielmo; e nel ramo di Brunswick Lüneburg. Al primo appartennero Ivan VI (1740-1764), che fu proclamato zar di Russia alcune settimane dopo la nascita e privato della corona l'anno successivo; Carlo Guglielmo Ferdinando (1735-1806) che nel 1792, a capo delle forze armate austro-prussiane che invadevano la Francia, firmò quell'incauto manifesto a favore del potere assoluto di Luigi XVI che provocò gli avvenimenti del 10 agosto: sconfitto a Valmy nel settembre successivo dal Dumouriez, perse la vita combattendo i Francesi ad Auerstädt nel 1806; Federico Guglielmo (m. 1815) che morì due giorni prima di Waterloo combattendo a Quatre-Bras contro Napoleone; Carolina (m. 1821) che fu moglie del principe reggente d'Inghilterra e fu da lui ripudiata nel 1820 dopo uno scandaloso processo; Carlo II (m. 1873) che regnò dal 1815 al 1830 e, dopo aver nel 1820 concesso una costituzione, dovette nel 1830 abdicare in seguito a gravi sommosse. Il ramo di Lüneburg assunse con Ernesto Augusto (m. 1698) la dignità elettorale di Hannover e nel 1714 salì al trono di Gran Bretagna con Giorgio I. Alla morte di Guglielmo IV l'unione personale tra Hannover e Gran Bretagna finì per la diversità di legge di successione e mentre a Londra veniva proclamata regina Vittoria, nipote ex-fratre di Guglielmo IV, nell'Hannover succedeva a quest'ultimo il fratello Ernesto Augusto (m. 1851), il cui figlio Giorgio V (m. 1878) venne nel 1866 spodestato a favore della Prussia. Il nipote ex-filio di Giorgio V, Ernesto Augusto (m. 1953), ottenne nel 1913 di succedere nel ducato di Brunswick, vacante dal 1884, quale capo della famiglia, ma nel 1918 perdette il trono a causa della rivoluzione seguita alla I guerra mondiale. Sua figlia Federica (1917-1981) sposò nel 1938 Paolo di Grecia e fu regina di questo Paese dal 1947 al 1964.