Bruckner, Christine
scrittrice tedesca (Schmillinghausen, Waldeck, 1921-Kassel 1996). Narratrice dal notevole successo, le sue opere si evidenziano per il robusto impianto tradizionale, dove predominano tematiche familiari e in particolare l'analisi del destino femminile. Da notare l'approfondimento psicologico e l'uso di una sottile ironia. Tra i suoi romanzi più noti: Katharina und der Zaungast (1957; Caterina e il “portoghese”), Ein Frühling im Tessin (1960; Una primavera nel Ticino), Leztes Jahr auf Ischia (1964; L'ultimo anno ad Ischia), Der Kokon (1966; Il bozzolo), Wie Sommer und Winter (1971; Come l'inverno, così l'estate), Jauche und Levkojen (1975; Liquame e viole di Pasqua), Die Mädchen meiner Klasse (1975; Le ragazze della mia classe), Niergendwo ist Poenichen (1977; Nessun luogo è Poenichen), Was ist schon ein Jahr? (1984; E cos'è poi un anno?), Die Quints (1985; I Quint), Wenn Du geredet hättest, Desdemona. Ungehaltene Reden ungehaltener Frauen (1983; Se solo avessi parlato, Desdemona. Discorsi adirati di donne adirate) e Früher oder später (1994; Prima o dopo). Nel 1988 ha pubblicato una raccolta di scritti autobiografici Hat der Mensch Wurzeln? (Ha l'uomo radici?), un autoritratto molto personale dal titolo Die Stunde des Rebhuhns (1991; L'ora della starna).