Broodthaers, Marcel
artista concettuale belga (Bruxelles 1924-Colonia 1976). L'oggetto prioritario della sua attenzione è stato il contesto sociale ed economico nel quale l'arte si manifesta, la demistificazione fu una costante dei suoi lavori (come l'allusione sarcastica alle abitudini alimentari dei belgi in Casseruola di cozze, 1965), arrivando spesso ad esiti concettuali. Il suo primo esplicito atto d'artista risale al 1964 quando ingessò un pacco di cinquanta esemplari di una raccolta le Pense-Bête con l'intento di censurare e interdire la lettura. Il lavoro più rappresentativo dell'artista è stata la creazione del Musée d'Art Moderne - Département des Aigles, un progetto che curò a partire dal 1968 e che ha trovato più occasioni per specificarsi ed estendersi (tra cui Documenta 5 di Kassel, 1972). Si trattava di un museo "fittizio" teso ad interrogare l'idea del museo, le sue competenze e i suoi contesti concettuali ed economici. Collocandosi nella tradizione della critica istituzionale, Broodthaers ha portato alla luce il potere legittimante del museo, capace di trasformare in arte anche ciò che arte non è. Nel corso della sua carriera ha realizzato anche una cinquantina di film, molti dei quali composti solo da brevi sequenze riprese da altre pellicole.