Broffèrio, Àngelo
Indicepolitico e scrittore italiano (Castelnuovo Calcea, Asti, 1802-Locarno 1866). Liberale di spirito democratico-repubblicano e fautore instancabile delle riforme e dei diritti costituzionali, fu arrestato nel 1831 perché coinvolto nella congiura dei “Cavalieri della Libertà” e poté scampare alla prigionia solo a prezzo di compromettenti rivelazioni. Deputato al Parlamento dal 1848 sino alla morte, fu uno dei capi della sinistra più intransigente e accanito avversario del Cavourgiando sia la campagna di Crimea sia l'alleanza del 1859 con la Francia. Fervido e appassionato giornalista, svolse anche una notevole attività letteraria componendo poesie di carattere dialettale e drammi e tragedie di chiaro intento propagandistico (Eudossia, 1825; Idomeo, 1826, ecc.). Dopo il 1848 scrisse invece soprattutto di storia (Storia del Piemonte, 1849-52; Storia del parlamento subalpino, 1865-70), ma in maniera non sempre attendibile.
Bibliografia
F. Martini, Due dell'estrema, Firenze, 1920; B. Urbinati, L'opera letterario-patriottica di Angelo Brofferio, Pontremoli, 1925; E. Bottasso, Angelo Brofferio, Torino, 1966 (saggio bibliografico); L. Lajolo, E. Archimede, Brofferio l'oppositore, Firenze, 1967; A. Mattesini, I cavalieri della libertà, Roma, 1976.