Brènnero/Brenner
Indicecomune in provincia di Bolzano (85 km), 1098 m s.m., 114,30 km², 2066 ab. (brenneresi/Brennerer), patrono: san Valentino (14 febbraio).
Centro esteso nell'alta valle Isarco, al confine con l'Austria; sede comunale è Colle Isarco/Gossensass. La crescita dell'abitato fu favorita dal valico omonimo, utilizzato forse già in età preistorica. Decaduto dal sec. IX, rifiorì nel sec. XIV, grazie all'attività di estrazione dell'argento nella val di Fleres e la ripresa dei commerci tra Venezia e il Nord dell'Europa. Si sviluppò ulteriormente in seguito alla costruzione della ferrovia (1867) e dell'autostrada. § A Colle Isarco si segnalano la settecentesca chiesa dell'Immacolata Concezione, affrescata da M. Günther, la cinquecentesca cappella di Santa Barbara, di forme gotiche, e vari edifici di architettura tipica altoatesina dei sec. XVI-XVII, spesso affrescati. A Brennero si trova la chiesa di San Valentino (sec. XIV, ampliata nel sec. XVIII), che conserva l'originario campanile dalla singolare forma a doppio spiovente. § Attività predominante è il commercio, legato al traffico del valico omonimo. Sono praticati la silvicoltura e l'allevamento bovino. L'industria opera nei settori degli strumenti musicali, dell'imbottigliamento, della lavorazione del legno, dell'edilizia e dell'energia. Rilevante è il turismo, sia estivo sia invernale, favorito dalla presenza di stazioni sciistiche e di fonti termali (acque bicarbonato-alcalino-terrose), conosciute dal sec. XIV.