Bovìsio-Masciago

Indice

comune in provincia di Monza e Brianza, 188 m s.m., 4,93 km², 13.367 ab. (bovisiani), patrono: san Pancrazio (quarta domenica di settembre).

Centro situato nell'alta pianura a N del canale Villoresi, sulle sponde del torrente Seveso; è compreso nel Parco delle Groane, area di brughiera di peculiare interesse geologico di 3400 ettari. Di origine romana, ebbe propri signori, tra cui Anselmo IV, arcivescovo di Milano (1097-1101), che morì durante la prima crociata. Le due comunità di Bovisio e Masciago appartennero in seguito a vari signori, quali i Pirovano, i Rho e infine i Manriquez, che nel 1676 cedettero Masciago ai Crivelli, mentre nel 1795 Bovisio passò ai Secco Comneno.§ Oltre ai pochi resti del castello medievale si distinguono la parrocchiale di San Pancrazio, eretta nel 1774 su disegno di G. Galliori ma rifatta in forme neoclassiche, e il palazzo Erba-Odescalchi (ora sede del Municipio) che fu dimora di Innocenzo XI (sec. XVII). È degna di nota la chiesa di San Martino, ricostruzione secentesca poi rimaneggiata.§ L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori meccanico (minuterie metalliche), chimico (vernici, smalti e affini), del mobile, dell'abbigliamento, della lavorazione della gomma e delle materie plastiche (poliuretani espansi). L'agricoltura produce cereali e foraggi per l'allevamento bovino.

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