Bosèlli, Pàolo
uomo politico italiano (Savona 1838-Roma 1932). Professore di economia politica a Venezia e successivamente titolare a Roma della prima cattedra di scienza delle finanze (1871), deputato del centro-destra dal 1870 al 1921 e senatore dal 1921, fu ministro della Pubblica Istruzione (1888 e 1906), dell'Agricoltura (1893), delle Finanze (1894-96) e del Tesoro (1899-1900) e in quest'ultima veste diede assetto definitivo all'ordinamento della Banca d'Italia. Presidente della Dante Alighieri (1907), svolse per mezzo di essa attiva opera di propaganda nazionale. Convinto interventista, appoggiò costantemente il governo Salandra e alla sua caduta (1916) lo sostituì a capo di un ministero di unione nazionale sino alla disfatta di Caporetto (1917). Collare dell'Annunziata dal 1916, nel 1929 fu relatore del progetto di legge dei Patti lateranensi.