Blatný, Ivan
poeta ceco (Brno 1919-Cholchester, Gran Bretagna, 1990). È stato, insieme a J. Kolár, la figura di maggior rilievo di un'accolita di poeti e pittori che si denominò Gruppo 42. Nel 1948, quando per le mutate condizioni politiche del Paese il gruppo fu costretto a sciogliersi, Blatný emigrò in Gran Bretagna, dove rimase fino alla morte, quasi sempre internato in un ospedale psichiatrico. Dopo i primi versi impressionistici (La stella mattutina, 1940; Passeggiate malinconiche, 1941), la sua poesia è culminata nella raccolta Questa sera (1945), che col suo verso libero, tendente quasi a una prosa ritmica, meglio esprime l'attitudine del Gruppo 42 a cogliere gli ansiti di una periferia malinconica e malata, percorsa da inusitate ansie metafisiche. I temi della guerra attraversano la successiva Alla ricerca del tempo presente (1947); poi non ci fu più il tempo per completare e raccogliere alcuni bei poemetti, incentrati sulla figura quasi mitica del “passante”. Della reclusione manicomiale, restano i versi nostalgici e rievocativi di Vecchi domicili (1979) e le ardite associazioni libere della raccolta Scuola speciale Bixley (1987).